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Design = Soldi

Mi sto rendendo conto che non è più l’oggetto in sé a creare il bisogno, ma come è presentato. Grande scoperta, direte voi, eppure è uno di quei classici momenti in cui realizzi qualcosa di estremamente elementare ed ovvio da spiazzarti.

Mi vengono in mente ricordi di quando su Windows xp si faceva a gara a creare il desktop più simile al MacOS X, senza tra l’altro averne mai visto uno e basandoci sugli screenshot. Venivano fuori cagate aberranti, miste fra Panther e Jaguar, a volte con un piccolo accenno di OS9, totalmente prive di logica e spesso pesanti per il computer. Tuttavia gratuite.

Ora stavo pensando a Windows 8 (che, come buona regola di qualsiasi Windows, ha uno stile fighissimo per il primo periodo, ma che poi stanca – *cough* windows blue xp *cough*) e ad Android 4, e in particolare a come viene presentato sul Galaxy S3. Sono design belli, facilmente riproducibili, ma anche se cercassi di imitare un Windows 8 su un Android non potrebbe mai venire fuori niente di appagante, ma solo volgari imitazioni. Logicamente parlo di un utilizzo da soft-nerd senza mettermi a modificare pesantemente l’OS. O anche il voler creare un design simile a quello di ICS/JB su una 2.3 di Android, cosa che tra l’altro è stata fatta una miriade di volte su custom rom dagli sviluppatori delle stesse, ma ancora il risultato non è sufficiente.

Gratuite, ma volgari imitazioni. A questo punto la gente è disposta a sorbirsi le tamarrate come chi andava a mettersi il tema dell’iPhone sul Symbian s60, o preferisce sborsare per avere l’autenticità?
Ed è così che ho realizzato come il design e l’appeal adescano i clienti. Mi faccio un applauso.

Death Note secondo YouTube

Bel video, pensavo, tipo per i primi 20sec, poi mi sono accorto della fanaticità del tipo da quando ha iniziato a parlare delle pagine strappate. Certamente lui può fare ciò che vuole dei suoi soldi, non che me ne importi qualcosa, ma è evidente come il video nei minuti successivi venga annacquato per poter strappare più pagine possibile e per fare l’hipster controcorrente. -10 punti

Procede con una descrizione approssimata dove fa riferimento a delle conoscenze precise sulla trama, tradendosi poi con affermazioni come “un diario dalle pagine apparentemente infinite”. Nel Death Note One-Shot Special viene esplicitamente spiegato da Ryuuku, come regola del Death Note stesso, che le pagine di questo sono infinite. -20 punti

La recensione inizia con una lodevole ricerca letteraria su Marlowe, Goethe [pronunciato alla bell’e meglio] e Ballard. Ammetto che il parallelismo con Ballard proprio non me l’aspettavo, più che altro per ignoranza mia. +10 punti

Ciò che fa dopo è un continuo rimestare di due o tre concetti sulla presunta mancanza di originalità di /dett nɔtt/ [come se fosse un effettivo punto di estremo svantaggio], termini giapponesi attaccati a sputo come “hikikomori” per descrivere la personalità di L [paragone molto, molto azzardato, che dava più che altro l’impressione di voler utilizzare una parola appena conosciuta], cospirazioni sociali riguardo la pubblicazione del manga in Italia e una breve rassegna su altre opere considerate superiori. -20 punti per la noia, più che altro

Lungi da me l’elevare a figura sacra Death Note, è sicuramente stato uno dei migliori anime e manga che abbia mai visto, ma neanche la storia perfetta. È affascinante, intrigante, e per quanto la fine sia prevedibile e la si possa immaginare già dal primo volume/episodio, trovo comunque che sia stato interessante seguirla per le vicende e le descrizioni introspettive. È anche vero che qui in Italia è stato osannato per le figure di L e Misa, ma questo è sempre avvenuto per qualsiasi serie, solo che la semplicità della trama [per lo meno a livello iniziale] ha permesso a molte persone con la puzza sotto il naso di rivedere la propria posizione sul mondo degli anime e manga. Ma non è semplicemente un fenomeno pubblicitario che succede per una marea di cose? [vedi Paranormal Activity, il film che “ha spaventato l’America”] Trovo ridicolo focalizzarsi su queste cose per giudicare una produzione.

Nella realtà dei fatti, comunque, una recensione iniziata nel migliore dei modi dimostra di essere semplicemente un attacco provocatorio a quelle schiere di bimbette bagnate, eccitate per l’aspetto emo di L ed emule dell’abbigliamento di Misa.

Totale = -40 punti