Periodic Viral Vid: Oppa Gangnam Style


A seconda della moda del momento, delle novità su internet, o più semplicemente in momenti completamente casuali, Periodic Viral Vid esamina video virali che impazzano sul web, rendendoveli noti nel caso non siano ancora “così virali” o buttando giù qualche riga di opinioni a riguardo.

Non potevo esimermi dal pubblicarlo. Prima me lo linkarono su Facebook qualche giorno fa con la scusa del “vlad, voglio vederti ballare questa canzone”. Lo vidi e, sì, oltre alcuni momenti interessanti [sauna, short bianchi, etc.] era comunque una canzonina divertente. Poi il classico climax in cui ha iniziato a piacermi sempre di più seguito dall’averlo trovato ovunque, soprattutto su 4chan.

Ormai è impossibile togliermela dalla testa.

New Deviations

Spinto più che altro dal voler creare un’immagine soddisfacente per lo slider qua sopra quando dovrò pubblicare le revisioni dei capitoli di TBR, e dal fatto che volessi trovare una motivazione per provare Procreate sull’iPad, mi son messo a ricolorare un vecchissimo schizzo che avevo fatto sui cinque protagonisti della mia storia. Qui di seguito potete vedere la vecchia versione e la nuova colorata.

Nel mentre che caricavo quest’immagine su dA ho notato uno schizzo di un autoritratto fatto da una fototessera che avevo preparato per il tesserino universitario e allora… beh.

Death Note secondo YouTube

Bel video, pensavo, tipo per i primi 20sec, poi mi sono accorto della fanaticità del tipo da quando ha iniziato a parlare delle pagine strappate. Certamente lui può fare ciò che vuole dei suoi soldi, non che me ne importi qualcosa, ma è evidente come il video nei minuti successivi venga annacquato per poter strappare più pagine possibile e per fare l’hipster controcorrente. -10 punti

Procede con una descrizione approssimata dove fa riferimento a delle conoscenze precise sulla trama, tradendosi poi con affermazioni come “un diario dalle pagine apparentemente infinite”. Nel Death Note One-Shot Special viene esplicitamente spiegato da Ryuuku, come regola del Death Note stesso, che le pagine di questo sono infinite. -20 punti

La recensione inizia con una lodevole ricerca letteraria su Marlowe, Goethe [pronunciato alla bell’e meglio] e Ballard. Ammetto che il parallelismo con Ballard proprio non me l’aspettavo, più che altro per ignoranza mia. +10 punti

Ciò che fa dopo è un continuo rimestare di due o tre concetti sulla presunta mancanza di originalità di /dett nɔtt/ [come se fosse un effettivo punto di estremo svantaggio], termini giapponesi attaccati a sputo come “hikikomori” per descrivere la personalità di L [paragone molto, molto azzardato, che dava più che altro l’impressione di voler utilizzare una parola appena conosciuta], cospirazioni sociali riguardo la pubblicazione del manga in Italia e una breve rassegna su altre opere considerate superiori. -20 punti per la noia, più che altro

Lungi da me l’elevare a figura sacra Death Note, è sicuramente stato uno dei migliori anime e manga che abbia mai visto, ma neanche la storia perfetta. È affascinante, intrigante, e per quanto la fine sia prevedibile e la si possa immaginare già dal primo volume/episodio, trovo comunque che sia stato interessante seguirla per le vicende e le descrizioni introspettive. È anche vero che qui in Italia è stato osannato per le figure di L e Misa, ma questo è sempre avvenuto per qualsiasi serie, solo che la semplicità della trama [per lo meno a livello iniziale] ha permesso a molte persone con la puzza sotto il naso di rivedere la propria posizione sul mondo degli anime e manga. Ma non è semplicemente un fenomeno pubblicitario che succede per una marea di cose? [vedi Paranormal Activity, il film che “ha spaventato l’America”] Trovo ridicolo focalizzarsi su queste cose per giudicare una produzione.

Nella realtà dei fatti, comunque, una recensione iniziata nel migliore dei modi dimostra di essere semplicemente un attacco provocatorio a quelle schiere di bimbette bagnate, eccitate per l’aspetto emo di L ed emule dell’abbigliamento di Misa.

Totale = -40 punti

The New Mixed Thoughts

Torno ancora una volta a revisionare il blog, che quest’anno ha veramente rischiato di morire, non solo in termini di attività, ma anche per questioni burocratiche, essendomi dimenticato di rinnovare il dominio.

Questa nuova versione di TMT porta con sé alcuni concetti chiave che han dato vita al Project Mixed e, come potete leggere nel post precedente, altro non erano che alcuni concetti chiave di TMT stesso. Tutto torna all’apeiron.

In particolare, finalmente mi sono deciso ad implementare una piattaforma multilingua che per ora [e per molto tempo] include italiano e inglese. Un futuro potrei decidere d’inserire altre lingue ma… sicuramente non è per ora.
A proposito di questo, i vecchi post in realtà non sono stati cancellati, semplicemente non ho voglia di tradurli, né tantomeno di vagliarli uno ad uno per segnalare al plugin che sono in lingua italiana, perciò risultano invisibili, qualsiasi lingua selezionate.

Ho revisionato il tema, aggiornato e tradotto le pagine, integrato twitter. Conto di avere un’attività decisamente più frequente con argomenti più vari. E questa volta non dovrebbe essere la solita solfa…

Project Mixed

E dopo mesi, anni, millenni, si ritorna parzialmente sulla scena.

Se avete letto “a brain recipe”, che non è altro che una piccolissima e brevissima storia della mia [fallita*cough*] attività da blogger, avrete notato come un elemento ricorrente si presenti in ogni fase dell’evoluzione [tranne in YaSB forse]: informazione. Dare news, comunicazioni, è sempre stato, più o meno, in un modo o nell’altro, lo scopo intrinseco dei miei blog, o almeno quello che doveva essere. Teoricamente, non dovevano incentrarsi invece eccessivamente su fatti personali… nella realtà dei fatti non è stato così. <_<‘

Ciò che è successo è che nelle ultime settimane, io e un mio amico abbiamo deciso di creare una nuova piattaforma che incarni in realtà quelli che erano i caratteri teorici di TMT:

  • multitematicità: il blog, che diventerà più che altro un vero e proprio news site, tratterà un’ampia gamma di argomenti, tendendo al maggior livello di precisione possibile
  • news, not journal: si tratteranno news, si pubblicheranno guide, ma non si parlerà mai dei fatti propri – non sarà un blog personale, non sarà un diario
  • .eu sta per…?: questo suffisso che ho registrato dalla prima, “nuova” versione del TMT, con l’intento di espandere il sito oltre la barriera linguistica dell’italiano, non ha mai trovato un reale perché in quanto non mi son mai preoccupato di impostare una piattaforma multilingua, né tantomeno di tradurre articoli, pagine e quant’altro

Ora come ora mi sto ancora dedicando alla creazione della piattaforma, e la cosa mi prenderà ancora parecchio tempo. Appena ci saranno novità vi farò sapere.

And after months, years, eons, I come back on my blog, or I try at least.

If you read “a brain recipe”, which is nonetheless a brief history of my [failing *cough*] blogger career, you’d notice one recurring element in every phase [except in YaSB maybe]: information. Broadcasting news has always been somehow what I aimed to with my blogs. Posts shouldn’t have focused on personal facts… They actually did. <_<'

What happened during the last weeks is that a friend of mine and me decided to build up a new platform which will really have the traits of TMT:

  • multitopic: the blog, which will become more of a news site, will have a wide range of topics, and every article will be more detailed as possible
  • news, not journal: news will be broadcasted, guides will be published, there’ll be no space for personal facts – it won’t be a personal blog, it won’t be a journal
  • .eu stands for…?: this suffix I’ve used since the first, “new” version of TMT, hoping I expanded the site further than the italian linguistical barrier, never seen a true meaning since I’ve never added a multilanguage platform, nor I’ve translated pages, articles, or such.

At the moment I’m to build the platform, and this won’t be a quick task. I’ll send news as soon as there’ll be.



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