Periodic Viral Vid: Thats why you use autotune and I don’t


A seconda della moda del momento, delle novità su internet, o più semplicemente in momenti completamente casuali, Periodic Viral Vid esamina video virali che impazzano sul web, rendendoveli noti nel caso non siano ancora “così virali” o buttando giù qualche riga di opinioni a riguardo.

“That’s why you use autotune and I don’t” è un video in realtà relativamente vecchio perché risale a circa due settimane fa [eh sì, regola #21], ma ho visto che qui in Italia sta impazzando per via della risposta sagace del concorrente Shawn Armenta del famoso talent show X-Factor.

Ora, purtroppo la cosa viene sempre presa dal punto di vista sbagliato. Premetto che non sono un fan di Demi Lovato, né di Britney Spears, tantomeno dei talent show in generale e men che meno di X-Factor.

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Nerdrage sulla traduzione italiana di WoW

Dopo sette anni di WoW, la Blizzard si ricorda che esiste anche l’Italia, e così attorno allo scorso Dicembre salta fuori la notizia che avrebbero lavorato ad una traduzione con tanto di fronzoli di tutti i tipi, doppiatori a sorpresa e altri specchi per le allodole per i fanboy-ma-non-così-tanto-fanboy-da-conoscere-l’inglese.

Intendiamoci, tutto il mio rispetto per Pino Insegno, Emanuela Pacotto e Luca Ward, ma come già mi aspettavo questo pacchetto di lingua si è rivelato essere una cagata di dimensioni abominevoli, sia dal punto di vista della traduzione fine a se stessa, sia dal punto di vista del doppiaggio.

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The Black Ribbon, Capitolo I – Them

Dopo un bel po’ di tempo mi son deciso a revisionare ulteriormente i primi capitoli di The Black Ribbon. Cominciamo col primo, i prossimi saranno pubblicati nelle prossime settimane. Per ora sto rivedendo il terzo.

The Black Ribbon nacque come fanfiction di una piccola ambientazione creata da me e il mio caro amico Ajikozau [sì, l’Imperatore Celeste nell’ambentazione stessa]. Si tratta di un mondo in stile fantasy in cui un pianeta con un polo artico e uno desertico, artificialmente creato dalle divinità, esiste all’interno di un altro pianeta più grande, abitato dagli ultimi cittadini del Regno Celeste.

Il motivo principale per cui sviluppammo quest’ambientazione venne a mancare, io andai avanti con questa fanfiction ed Ajikozau andò avanti sviluppando l’ambientazione stessa prima del lasso di tempo teoricamente trattato da TBR, e ciascuno lo fece autonomamente pensando che il progetto fosse completamente abbandonato [o almeno io lo credevo, e credevo lui avesse lasciato perdere <.<].
Alla fine, per sistemare le cose e non creare un casino dal punto di vista delle due storie, la cosa migliore da farsi è considerare due linee temporali differenti, una sorta di “cosa sarebbe successo se…?” o comunque considerare TBR come non-canon rispetto all’ambientazione principale.

Ed ecco a voi il primo capitolo di The Black Ribbon. Enjoy.

 The Black Ribbon, Capitolo I – Them
 Formato: Adobe PDF
 Dimensione: 112KB

WoW:MoP Cinematic

Dopo circa un mese di attesa [l’annuncio che il video sarebbe stato rilasciato oggi risale attorno alla metà del mese scorso] posso dire che mi è piaciuto, mi è piaciuto parecchio.

Punto primo, finalmente si ritorna a personaggi anonimi: i vecchi trailer del vanilla e di TBC avevano personaggi anonimi che scorrazzavano per tutto il mondo così per rappresentare i giocatori. Non che i trailer di WotLK e Cata fossero brutti, tutt’altro [personalmente, non riesco a pensare ad un brutto video della Blizzard], però mancava quell’aspetto che ricordava al giocatore di essere lui il protagonista in quella storia.

Punto secondo, la storia fortemente orientata alla diatriba fra Alleanza ed Orda: Illidan e i suoi amici li abbiam fatti fuori, abbiamo sbattuto fuori dall’Outland la Burning Legion uccidendo Kil’Jaeden [ma dove?], Arthas è morto, Deathwing non è più una minaccia per il pianeta… cosa facciamo? Ci scanniamo l’un l’altro, mi pare logico. E in tutto ciò il restyling coloniale nei vestiti dell’Alleanza ci sta troppo. <3

Per finire, il trailer di per sé mostra momenti epici mischiati ad attimi estremamente comici ma ugualmente piacevoli e non ridicoli. Se l’espansione sarà come il trailer, signori, ci ritroviamo dinnanzi alla rinascita della storia di WoW.

Voto finale: 8/10

L’informazione al giorno d’oggi

Sul serio, non pensavo si sarebbe arrivati a tanto, forse perché nonostante mi ripeta di essere un pessimista, in realtà sono un inguaribile ottimista.

Mi riferisco ai siti di pseudo-informazione che mischiano gossip a pseudo-scienza, con un pizzico d’attualità, tanto sport, nazionalismo e provincialismo, servito tutto in modo che sia alla portata di chiunque, sia dal punto di vista della comprensione, sia dal punto di vista della diffusione. E qui, cosa può rivestire questo compito se non il caro e vecchio Facebook? Beh, a dire il vero Facebook da solo non può, e allora subentrano le schiere di admin falliti “au naturel” di pagine insulse, oppure coloro che comprano le pagine famose, spammando senza ritegno notizie di dubbio gusto su “Raffaella Fico che va in chiesa a pregare”, “lo sperma cura la nausea da gravidanza”, bimbi maltrattati ovunque senza sapere nei dettagli perché e olimpiadi, olimpiadi, olimpiadi e olimpiadi.
Provi a contestarli? Beh, sei un polemico di merda, hai sempre qualcosa da ridire, sei tu la pecora nera ed è solo un problema tuo. Vattene e smettila di tentare di rovinarci il nostro mondo fatto di Amici, animali che vengono maltrattati dagli scienziati pazzi e tanti bambini-mutanti che hanno bisogno dei nostri mi piace per guarire. E se continui ti banniamo (e tanto comunque prima o poi lo facciamo, anche se notiamo un tuo post assolutamente non aggressivo, solo perché ci dà ai coglion il fatto che continui a postare).

Sì, obiettivamente riconosco di essere io il coglione che dà corda a questo bassissimo volgo che non meriterebbe neppure la più piccola briciola di attenzione, ma non ci posso far nulla, son fatto così. Più che altro mi fa riflettere e disgustare il continuo e visibile degrado dell’informazione ai giorni nostri, che se già faceva schifo prima su studio aperto tempo fa quando trasmetteva i servizi sui parti degli animali ingabbiati negli zoo, e poi quando tutti i telegiornali hanno fugato qualsiasi dubbio su quanto le informazioni venissero manipolate, ora si è raggiunto un nuovo livello di bassezza e schifo con la pseudo-informazione di siti che solo il titolo fanno capire di quanto alto giornalismo si tratti (linkcuriosi? donnesulweb? leggilo?).

Sinceramente, il vomito.



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