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Death Note secondo YouTube

Bel video, pensavo, tipo per i primi 20sec, poi mi sono accorto della fanaticità del tipo da quando ha iniziato a parlare delle pagine strappate. Certamente lui può fare ciò che vuole dei suoi soldi, non che me ne importi qualcosa, ma è evidente come il video nei minuti successivi venga annacquato per poter strappare più pagine possibile e per fare l’hipster controcorrente. -10 punti

Procede con una descrizione approssimata dove fa riferimento a delle conoscenze precise sulla trama, tradendosi poi con affermazioni come “un diario dalle pagine apparentemente infinite”. Nel Death Note One-Shot Special viene esplicitamente spiegato da Ryuuku, come regola del Death Note stesso, che le pagine di questo sono infinite. -20 punti

La recensione inizia con una lodevole ricerca letteraria su Marlowe, Goethe [pronunciato alla bell’e meglio] e Ballard. Ammetto che il parallelismo con Ballard proprio non me l’aspettavo, più che altro per ignoranza mia. +10 punti

Ciò che fa dopo è un continuo rimestare di due o tre concetti sulla presunta mancanza di originalità di /dett nɔtt/ [come se fosse un effettivo punto di estremo svantaggio], termini giapponesi attaccati a sputo come “hikikomori” per descrivere la personalità di L [paragone molto, molto azzardato, che dava più che altro l’impressione di voler utilizzare una parola appena conosciuta], cospirazioni sociali riguardo la pubblicazione del manga in Italia e una breve rassegna su altre opere considerate superiori. -20 punti per la noia, più che altro

Lungi da me l’elevare a figura sacra Death Note, è sicuramente stato uno dei migliori anime e manga che abbia mai visto, ma neanche la storia perfetta. È affascinante, intrigante, e per quanto la fine sia prevedibile e la si possa immaginare già dal primo volume/episodio, trovo comunque che sia stato interessante seguirla per le vicende e le descrizioni introspettive. È anche vero che qui in Italia è stato osannato per le figure di L e Misa, ma questo è sempre avvenuto per qualsiasi serie, solo che la semplicità della trama [per lo meno a livello iniziale] ha permesso a molte persone con la puzza sotto il naso di rivedere la propria posizione sul mondo degli anime e manga. Ma non è semplicemente un fenomeno pubblicitario che succede per una marea di cose? [vedi Paranormal Activity, il film che “ha spaventato l’America”] Trovo ridicolo focalizzarsi su queste cose per giudicare una produzione.

Nella realtà dei fatti, comunque, una recensione iniziata nel migliore dei modi dimostra di essere semplicemente un attacco provocatorio a quelle schiere di bimbette bagnate, eccitate per l’aspetto emo di L ed emule dell’abbigliamento di Misa.

Totale = -40 punti